Era febbraio, periodo di Carnevale e di tiri mancini; la nonna aveva 15 anni: una ragazzina che, come tante, girava mascherata per le cascine. Insieme a lei c’erano molti altri ragazzini e, tra questi, anche qualche furbetto un po’ più malizioso degli altri. Infatti, racconta la nonna, in quel periodo, in cascina, si facevano i salami di maiale e si appendevano al soffitto a stagionare: c’erano delle aste parallele al soffitto e da queste penzolavano le file di salamini, fino ad altezza uomo e, questi furbacchioni, con la scusa di girare di casa in casa mascherati, approfittavano della momentanea confusione e, non visti, facevano sparire qualche insaccato. In questo modo, avevano conquistato una sostanziosa merenda da poter consumare lontano dal luogo del misfatto ed in tutta tranquillità.
Dal ciclo “I racconti semiseri della nonna”