Fin dalle prime luci dell’alba, il cacciatore esplora il terreno boscoso palmo a palmo, in compagnia del fedele aiutante dal tartufo imbattibile e dall’agilità ineguagliabile: il pointer inglese. Il cacciatore riesce a tornare alla sua baita solo dopo il tramonto, al termine della lunga e faticosa giornata. Una volta acceso il camino per far asciugare i vestiti e donare un po’ di conforto a se stesso ed al quadrupede dal pelo raso, decide di godere del suo piccolo bottino: la regina dei boschi, meglio consciuta come la beccaccia, abbinata al sapore di un bicchiere di rosso, magari di aromatico Vespolina. Un vino della sua terra, così come la cena faticosamente cacciata tra gli scoscesi e impervi versanti boschivi delle sue montagne piemontesi. Un vino morbido dal profumo speziato che ben si abbina alle carni bianche e sostanziose della beccaccia, profumate dalle bacche di ginepro e dai rametti di timo.