In inglese, l’azione del brindare è indicata dalla parola “toasting”, perché quando nacque il modo di dire, nel XVII secolo, il vino non era propriamente di ottima qualità e si usava arricchirne il sapore con pezzetti di pane tostato e spezie, per migliorarne il gusto.
In Spagna , quando si brinda, arrivati a fine serata, non si indica mai l’ultimo giro come l’ultimo, appunto, perché equivarrebbe scaramanticamente all’ultimo bicchiere della propria vita, così si brinda dicendo “beviamo il penultimo!”
In Ungheria non si fanno sbattere i bicchieri tra loro, al momento del brindisi, per una questione storica; durante i moti rivoluzionari del 1848, tredici giurati ungheresi furono scoperti e giustiziati; dato che i loro carnefici brindarono sbattendo tra loro i calici, il popolo ungherese smise di farlo per rispetto alle vite di quei valorosi uomini.
Il brindisi, in norvegese, è indicato con la parola “skal” che in italiano indica il teschio: ciò riporta alla leggenda dei vichinghi che amavano celebrare i trionfi bevendo dal teschio dei propri nemici vinti.