Una volta qui erano tutti vigneti. Le coltivazioni si estendevano a perdita d’occhio: da Santa Cristina a Bogogno, da Borgomanero fino a San Marco.
Una volta qui era tutto abitato, le cascine ed i rustici delle frazioni pullulavano di famiglie: nonni, genitori, figli, nipoti. E tutti lavoravano la terra: mais, viti ed anche il foraggio per gli animali.
Una volta in frazione avevamo tutto: si coltivava e si allevava, dunque c’erano carni, formaggi, farine e vini.
Ma, poi, nacque l’industria a Borgomanero e, gradualmente, i giovani abbandonarono la zona. Prima solamente per i turni di notte che permettevano di continuare il lavoro diurno in campagna, poi, il famoso “fabricùn” di Borgomanero prese il sopravvento. La fabbrica veniva preferita alla campagna e quest’ultima rimase vuota ed incolta, divenne bosco abbandonato a se stesso, mai più pulito, dove anche i funghi faticano a crescere.
Una volta qui erano tutti vigneti, ora rimangono solo i ricordi.