Descrizione
Ogni esperto sa che sono molti i fattori a concorrere nella produzione di un buon vino. Ottimi vitigni, le giuste condizioni climatiche, un buon terreno e la sapiente mano dell’uomo. Da secoli queste condizioni trovano un perfetto equilibrio sulle Colline Novaresi, tanto che già in epoca romana si cantava dei nostri vini con Plinio il Vecchio che li definiva “asprigni” e come ci ricorda l’augurale incisione “Bibe vivas multis annis” sull’antica coppa “Diatreta Trivulzio” rinvenuta nel 1680 nelle campagne novaresi.
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